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Del limite dei generi

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1Del limite dei generi Empty Del limite dei generi Sab Ago 17, 2013 11:10 pm

*Thelema


Ospite

Vi è uno schema sociale radicalmente assediato nella mente dell'uomo. Si tratta della distinzione maschio-femmina. Ovviamente non sto parlando della differenza biologica tra Marco e Marisa, ma di tutte quelle implicazioni sociali e a livello di coscienza che li inchiodano, l'uno nelle aspettative maschili, l'altra in quelle femminili.

La stessa lingua italiana fa di questo sessismo una parte fondamentale della sua grammatica, e persino gran parte dell'esoterismo adotta un binarismo piuttosto rigido nella distinzione maschio-femmina, uomo-donna.

La domanda che mi sorge spontanea è la seguente: se si riuscisse ad andare al di là del genere, sarebbe questo un passo in avanti verso la distruzione dell'ego?

Nella risposta a questa domanda si dovrà fare slalom tra circa milleseicentoventuno tabù religiosi, sociali e culturali. Non solo si rischierebbe il machismo giudaico cristiano per cui dio ha la barba ed eva è la prima tentatrice del principio spirituale maschile: si va a sfidare la nostra stessa identità linguistica e sociale.

Non nascondo che la parziale confusione di generi di quest'epoca, per quanto rappresenti a mio avviso soltanto l'abbandono di un binarismo che si ripresenterà sotto forme diverse e più sottili, mi entusiasmi e mi faccia intravedere un'opportunità che noi uomini probabilmente non sapremo cogliere. Dopo millenni di religioni e culture solari, rigide, monolitiche, dove le distinzioni dovevano essere tutelate (per evitare il rischio dell'abbandono al femminile e quindi alla materia), improvvisamente uomini e donne possono amarsi a prescindere dal sesso, possono cambiare il proprio genere di nascita, ma soprattutto determinati comportamenti si svincolano dal prerequisito di essere nati in un modo o in un altro.

Voi cosa ne pensate? Credete che in questo modo si rischi di scivolare in una notte dove tutte le vacche sono nere, o pensate possa essere un elemento di fluidità che viene a reclamare il suo posto nel mondo?

Voglio dire, sappiamo tutti che non è ai cambiamenti sociali che un aspirante mago dovrebbe ambire, ma essendo il mondo stesso un espressione del mago, ed essendo il saggio colui che riesce a trattare ogni fenomeno come un modo in cui dio stesso tratta la propria anima... insomma, senza girare attorno alla questione: cosa pensate di tutta questa popò di roba? Wink

2Del limite dei generi Empty Re: Del limite dei generi Mer Ago 28, 2013 2:16 am

Ax.


Ospite

Ciao, si hai ragione. Se potessimo togliere gli elementi che ci individuano di sicuro l'io comincerebbe a sciogliersi. Da una parte sarebbe un staccare il volatile al fisso con le ovvie conseguenze. Ma ci devo pensare. Ne approfitto per scusarmi per la mia scarsa presenza nel forum perchè sto rifacendo tutto il sito magiaonline e sono veramente impegnato. Se vuoi dare un'occhiata a che punto è arrivato questa è la home dalla quale puoi andare a visitare il resto .  Avrò bisogno di persone che possano scrivere delle recensioni che saranno collocate nel sito. Grazie e ciao
uffa! non posso postare link ecc allora vediamo se così melo fa passare. Dalla prima attuale pagina iniziale del sito ci si mette uno slash poi home ancora slash e poi index punto html

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