Magiaonline
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Magiaonline

Esoterismo Magia Alchimia e Spiritualità


Non sei connesso Connettiti o registrati

Who wants to be a hero?

Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 1]

1Who wants to be a hero? Empty Who wants to be a hero? Lun Mag 31, 2010 4:13 pm

Phoenix


Ospite

Durante una passeggiata in una selva solitaria, incontrate un genio. "Voglio proporti un gioco" afferma "ma devi inanzitutto sapere che la posta in palio è la tua vita, dunque se non te la sentirai di partecipare, sarai libero di andartene."
"Ho un piccolo mazzo da dieci carte ed una di queste è un asso. Mescolo bene le carte e le dispongo coperte su una roccia piana che funge da appoggio. Partecipare al gioco è estramente semplice: scegli una carta. Se la carta che mi indicherai sarà l'asso, grazie ai miei poteri otterrai il frutto proibito che la magia promette ai suoi iniziati, ovvero sapienza ed immortalità; se invece mi indicherai una carta qualunque, verrai ucciso all'istante. Hai dunque il 10% di possibilità di vincere ed il 90% di possibilità di perdere. Ma non è ancora tutto; devi sapere che il destino ha voluto che questa sia l'unica possibilità della tua esistenza per ottenere l'ambito premio che ti propongo; non ce ne saranno altre. Se dunque ti rifiuterai di giocare, avrai sicuramente la vita salva, ma qualsiasi cosa tu faccia uin futuro, non importa con quanto impegno o dedizione, non avrai più alcuna possibilità di ottenere sapienza ed immortalità."
Dopo qualche attimo di pausa, il genio riprende il suo discorso: "In questo preciso momento ho attivato la mia clessidra magica: hai un minuto di tempo per confermare o smentire la tua partecipazione al gioco. Se al termine di questo tempo cercherai di corrompermi con qualche gioco dialettico, oppure chiederai una deroga, senza avermi dato una risposta netta e precisa, verrai ucciso. Allora, vuoi giocare?"



Chiunque voglia rispondere cosa farebbe in una situazione del genere.. Ben venga!

2Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Lun Mag 31, 2010 8:43 pm

Nic


Ospite

Questa storia mi ha ricordato di un'altra che lessi da qualche parte (castaneda?) in cui dice che "l'uccello della libertà" si ferma una sola volta nella vita, e solo per il tempo indispensabile a salirci sopra, poi prosegue in linea retta e non torna mai indietro.

Cosa farei...
un po' strano da scrivere
Ma se penso a qualsiasi persona, o genio, o sommo che mi viene a dire "ti do conoscenza in più, ti insegno nuove pratiche ed esercizi ecc" mi vien proprio da rispondergli che non sono interessato.
Cioè sento che non ho bisogno di qualcosa in più o di qualcosa che mi aiuti a raggiungere chissà cosa, o di nuove pratiche da applicare.
In fin dei conti è noi stessi che cerchiamo di Conoscere!
Con questo non voglio affatto dirvi che sono a un alto traguardo ecc... non saprei, forse sto seguendo una direzione ma boooh.

Quindi gli direi "No, grazie"

3Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Mar Giu 01, 2010 12:11 pm

Thelema


Ospite

Io credo che questa storia sia un pò la metafora di quello che ci succede quando decidiamo di intraprendere la via del potere. Di fatto l'opzione che ci pone il genio è tra la morte certa o una possibilità del 10% di vivere realmente. Anche quando si incontra la magia è un pò così. Non hai nessuna certezza di riuscire, però di fatto sai di non avere altre scelte. Che senso ha vivere per la morte?
Qui e ora, e quindi non in situazione, senza il peso della paura, sceglierei di giocare perché è l'unica scelta con un senso.
Non so però se riuscirei di fatto a dominare le mie passioni.
Sicuramente il fatto che la non scelta abbia come conseguenza anch'essa la morte istantanea, questo mi facilità il dominio sulla paura, perché mi impedisce una fuga reale dalla responsabilità, dall'angoscia di essere libero.
Quindi la risposta distaccata è che giocherei ma, ripeto, non so come mi comporterei davanti alla situazione.

4Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Mar Giu 01, 2010 2:04 pm

morgana


Ospite

Ciao!
Concordo con Nic.

Una volta mi avevano fatto (quasi) la stessa domanda, che era cosi: se c’è un mago che ti propone di dare la conoscenza, il risveglio e quindi conseguirlo senza tutta la fatica, senza tanti rinunci, senza tanti anni spesi nel studiare e nel praticare la Via..che cosa gli diresti?

Bhe, ovvio che la proposta e molto attraente. Avere tutto e subito.

Ma secondo me accettare è sbagliato. Se sei sicuro nella tua Via, se è giusta, allora non ti servono giochini o persone che ti regalano la Conoscenza. Ti serve solo qualcuno che ti guidi, che ti ‘mostri’ i primi passi. Conoscere se stesso passo dopo passo, conoscere le infinite possibilità – accettando il gioco niente di questo ci sarebbe. Si certo, saresti risvegliato ma, non avresti le sensazioni, le emozioni, quel qualcosa in più che provi quando fai la pratica. Stai Conoscendo se stesso, stai cercando di essere Libero.

Quindi la mia risposta è NO.

5Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Mer Giu 02, 2010 1:25 am

Phoenix


Ospite

Vorrei dire che a parte Thelema, lo spirito del "quiz" non è stato compreso (magari se si risponde, leggere con più attenzione..). Non si tratta del fatto che il genio propone una "scorciatoia" o di questioni di gusto, ovvero che è più bello faticare le proprie conquiste anzichè riceverle gratuitamente ecc..
La possibilità è una: o giocare o non giocare. Se non si gioca, non ci saranno altre possibilità di conoscenza (questa era la logica della domanda da cui non si doveva evadere). Dunque il problema non è il "vincere facile" o non l'essere sicuri della propria via ecc.. ma bensì l'essere disposti a rischiare la propria vita poichè questa è l'unica possibilità di ottenere ciò che cerchiamo. Questo perlomeno, era il senso della domanda.

Passando ai contenuti, al di là dl gioco c'è un tema su cui speravo vertesse spontaneamente la discussione: cosa è che ci "lega", che ci "inchioda" alla vita, tanto da preferire una vita mediocre e piatta, ma sicura, anzichè rischiare ad altissimo prezzo di ottenere il premio più importante, che è ciò che cerchiamo? In altre parole, la conoscenza, la magia o come diamine la si voglia chiamare, è il motivo per cui cerchiamo e per cui scriviamo su questo forum: ma quando siamo disposti a fare per essa? Siamo disposti a mettere in palio la nostra vita, visto che questo è il prezzo? Ormai lo sanno anche i muri che se non si muore non si può rinascere... Morire però va contro ogni istinto naturale..

Di sicuro un ottimismo consolatorio non è la soluzione..

Phoenix

6Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Sab Nov 06, 2010 6:02 pm

massimo


Ospite

Così, su due piedi e al calduccio nella mia stanza (il vantaggio più immediato di avere l'influenza!) sceglierei di giocare, (benché se il risultato dipendesse dalla mera fortuna, potrei direttamente passare alla fase successiva, cioè la scelta sulle modalità di esecuzione, visto che non riesco ad azzeccare più di 1 numero alla volta al superenalotto! Laughing). In fondo, come dice Phoenix, cosa avrei da perdere, realmente? Nulla, neppure la vita: dalle mie parti, infatti, con profonda saggezza (mai messa in pratica ovviamente) si dice: 'sicuro sulo a motte c'è!' (l'unica cosa sicura, è la morte). Si tratterebbe, quindi, di limitarsi a restituire il prestito in anticipo. Ma in anticipo di quanto? In fondo, io potrei rifiutare il gioco dello gnomo (o era un genio?) ma poi schiattare il giorno dopo d'infarto (che pare colpisca anche i giovani ormai), oppure essere investito da un tir o massacrato dalla recessione dai denti aguzzi (nel medioevo c'era la peste nera e il diavolo con le corna, ora invece...). Quindi non è neppure detto che riuscirei a mantenere la presa sulla vita (ma poi che presa è, quella di una persona trascinata dalle acque?) per più di un giorno; e chi è quel vigliacco che baratterebbe la possibilità di essere libero (e vivo) con la certezza di vivere solo un altro, misero, giorno in cella?
Taccio perché l'andamento è anche troppo filosofico per i miei gusti.
Una volta Ax mi disse che non erano difficili gli esercizi, ma ero io stesso, a renderli tale e mi fece questo esempio: <>.
Ovviamente, ho citato a memoria, ma il senso era questo: ci/mi manca il senso dell'urgenza, in ciò che facciamo, ma non in tutto ciò che facciamo: se per esempio stiamo per perdere il bus o il tram per andare in uno schifosissimo posto di lavoro, rischiamo pure di romperci una gamba o di farci investire, pur di arrivare in tempo... al posto di schiavitù. Eppure, se si tratta di ottenere la libertà...

7Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Sab Nov 06, 2010 6:09 pm

massimo


Ospite

Per fare troppo il filosofo, ho dimenticato la questione principale e cioè, che non è poi detto che, di fronte al momento di effettuare davvero la scelta, la compirei per davvero, tanto sono malefici i trucchi della mente. Probabilmente io finirei nella categoria di coloro che cercano la soluzione dialettica, o forse no, chi lo sa. Il fatto è che tutti noi, tale possibilità l'abbiamo avuta, ma (purtroppo) non abbiamo la fortuna (sì, fortuna) di qualcuno che ci punti la pistola addosso o ci obblighi a tagliarci i ponti alle spalle come il simpatico genietto col vizio delle carte. Ovviamente, parlo per me perchè conosco (si fa per dire) solo me. Nel mio caso, è proprio vero: spesso, mi manca il senso dell'urgenza ( per onestà, togliamo anche la parola spesso). Per esempio, leggo, rileggo, a volte metto anche in pratica, ma (sempre per citare Ax), non cerco come fare uno che sta annegando, con l'aria. E' anche vero che, sempre nel mio caso, non bisogna commettere l'errore di fissarsi sul risultato, ma bisogna appunto agire per agire, come del resto raccomandano famosi testi orientali ( e non solo). Altrimenti si finisce per cercare ossessivamente conferme o meno dei progressi e queste, inevitabilmente, non possono che appartenere al mondo fallace dei fenomeni, fino a quando non si molla tutto e, di colpo, ci si ritrova ricatapultati all'indietro (il che in certi casi, può non essere un male)

8Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Lun Nov 08, 2010 3:11 am

Nic


Ospite

Ciao Massimo,
è un piacere rivederti nel forum. Smile

A livello di pratica sicuramente aiuta un'attitudine che è stata detta e ridetta ma che, mentre a parole è veramente inutile, se messa in pratica anche per un solo minuto ti fa capire quale è la giusta direzione da prendere.

Questa attitudine consiste "semplicemente" nel vivere ogni momento, ogni azione, ogni respiro, come se fosse l'ultimo.
Se questo fosse il tuo ultimo respiro, lo faresti bene e bello pieno... se fosse la tua ultima passeggiata sarebbe consapevole, piena di un profondo affetto... se fosse l'ultima volta che vedi una persona, il tuo ciao e le tue parole sarebbero cariche di un'energia sacra...

Verrebbe subito da pensare ad un pessimismo, avere la morte accanto è brutto e problematico... queste sono le parole... ma è sorprendente vedere che nella pratica non accade niente di tutte queste "previsioni".

Al contrario si entra in uno stato di sobrietà e sacralità indescrivibili.

Che dire... proviamoci il più possibile. Che ci costa? Wink

9Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Mar Nov 09, 2010 4:27 am

massimo


Ospite

Ci costa la nostra importanza personale che è la cosa a cui siamo legati di più: meglio re all'inferno che servi in paradiso, recita così quel detto malefico, no? E' proprio questo il problema: il nostro più grande nemico è anche ciò a cui siamo affezionati di più. Quindi bisognerebbe... uccidersi (non alla kirillov, non servirebbe a nulla, metaforicamente), lasciarsi andare a occhi chiusi, come nel gioco che a volte si faceva da bambini (e che a me non è mai riuscito, mannaggia la miseria, mannaggia! Laughing ). Però, appunto, come dicevi anche tu, tra il dire e il fare c'è di mezzo.... il mare del divenire con tutti i pescecani più cornuti e fitusi esistenti. Quindi credo che il primo passo sia appunto, perdere l'importanza personale, ma ancora prima, perdere l'amore per l'attaccamento personale. Comunque, ovviamente, fino a quando la cosa resta puramente cerebrale, non serve a nulla (se non ad accrescere l'importanza personale stessa). la teoria però serve, perchè può accendere intuizioni, cioè lampeggiamenti del cuore, per così dire, cosa che bypassa la mente. Sul quanto possa servire, non saprei...

10Who wants to be a hero? Empty Re: Who wants to be a hero? Mar Nov 09, 2010 4:29 am

massimo


Ospite

p.s. ciao a te e a tutti, piacere mio di essere nuovamente qui. Le vicissitudini della vita, mi hanno spinto in lungo e in largo e mi sono sentito a lungo una specie di robison crusoe senza Venerdì per di più Smile

Contenuto sponsorizzato



Torna in alto  Messaggio [Pagina 1 di 1]

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.