Quando cerco di montare certi stati emotivi senza riferirmi ad eventi della mia vita, mi capita di riuscire in modi diversi. A volte riesco a farlo senza riferirmi ad immagini, soprattutto per quanto riguarda sentimenti come rabbia o amore, tristezza o gioia. Per altri tipi di emozioni mi è più difficile e devo riferirmi ad immagini per arrivare a risultati apprezzabili.
Ho appena riletto Magia dell'immagine, in Dottrina Magica. Mi è parso di capire che l'intenzione dovrebbe essere quella di collegare certi stati a delle immagini per evocarle e bandirle a piacere. Ripensando alla mia esperienza mi sono però chiesto se fosse necessario o se non fosse piuttosto soltanto un aiuto. Un altra domanda che mi sono posto riguarda il bandire tali stati emotivi. Per quanto ho visto finora mi pare di riuscire a bandire qualsiasi stato emotivo con un processo istintivo, senza riferimento ad immagini o a cose, semplicemente con l'intenzione di bandirlo. E' corretto operare in questo modo o sarebbe meglio farlo attraverso il processo illustrato in Magia dell'immagine?
Ho appena riletto Magia dell'immagine, in Dottrina Magica. Mi è parso di capire che l'intenzione dovrebbe essere quella di collegare certi stati a delle immagini per evocarle e bandirle a piacere. Ripensando alla mia esperienza mi sono però chiesto se fosse necessario o se non fosse piuttosto soltanto un aiuto. Un altra domanda che mi sono posto riguarda il bandire tali stati emotivi. Per quanto ho visto finora mi pare di riuscire a bandire qualsiasi stato emotivo con un processo istintivo, senza riferimento ad immagini o a cose, semplicemente con l'intenzione di bandirlo. E' corretto operare in questo modo o sarebbe meglio farlo attraverso il processo illustrato in Magia dell'immagine?