Magiaonline
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Magiaonline

Esoterismo Magia Alchimia e Spiritualità


Non sei connesso Connettiti o registrati

Sensazione ricorrente

Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 1]

1Sensazione ricorrente Empty Sensazione ricorrente Gio Ott 07, 2010 3:19 am

Ospite


Ospite

Questo è il mio primo post, un saluto a tutti!!
Mi ricollego ad un precedente post di Phoenix, "Sulla Morte" per introdurre ciò che voglio dire, in modo particolare all' asserzione secondo cui fin da piccoli, man a mano che impariamo meticolosamente la descrizione del mondo che ci viene impartita, ci costruiamo un nostro personaggio col quale viviamo e infine moriamo e che per crescere dobbiamo "distaccarci, allontanarci da esso" e il mezzo per farlo è pensare in modo molto crudo alla morte, davanti alla quale tutti siamo uguali, soltanto polvere. Anche Don Juan diceva che la chiave per intraprendere lo stile di vita del guerriero è capire che non c'è abbastanza tempo, che dobbiamo smetterla di crederci immortali..
Bene fin qui ci siamo tutti no?? almeno intellettualmente si dai.. il problema, almeno per me ma non solo certamente, sta in questa frase qui, di Ur penso.."Ogni nostro insegnamento diventa illusorio finchè non si tramuta in azione". Qui è l'essenza della dottrina magica secondo me!! le poche "sensazioni magiche" che ho provato finora sono avvenute perchè in qualche modo ho Agito, senza pensare, rimuginare.. mi sono slegato dalle abitudini, ho tolto un pò di importanza per un attimo.. ed ecco qua il gioco è fatto.. intuisci qualcosa, capisci che c'è qualcosa di diverso, di magico oltre al solito mondo e alle solite cose che abbiamo sempre visto.però poi si ritorna subito al solito mondo, basta poco.. la sensazione. l'intuizione se ne va e tutto ritorna come prima, solite abitudini, solite cose, solito mondo insomma...
dopo questo lungo ma necessario preambolo, voglio dirvi, non per autocommiserarmi bensì per condividere, una sensazione che ultimamente provo abbastanza spesso.. La sensazione di trovarmi dentro il personaggio, osservarlo di continuo, sapere di poterlo controllare, comandare, ma non fare nulla... stare fermo lasciarlo stare, lasciarlo fare o non fare, subirlo in un certo senso.. un senso di passività, di incapacità di agire a volte frustante.. Mi capita di pensare che sia un esercizio il fatto di osservarmi e che quindi ciò mi sia di aiuto, e infatti a volte lo è.. ma sento anche che spesso dovrei tradurre in Azione molte cose che osservo, che Vedo e che capisco quindi.. mi riferisco soprattutto alle piccole cose della vita quotidiana: re-azioni ad eventi, risposte mancate su cui capita di ripensare e tante altre piccole cose.. tutti piccoli Fatti Energetici (come spiega bene il post di Nic!) che si ripetono quasi ogni giorno, senza sosta e soprattutto quasi mai senza intervento da parte mia..
non sto leggendo la cosa da un punto di vista intellettuale/psicologico, poichè anche così si potrebbe fare volendo, alla pirandelliana, se qualcuno si ricorda un pò il pensiero di tale scrittore...sto parlando di Azione, Fuoco, Fatti Energetici continui, Tempo che in realtà non c'è...
Il Risveglio sta bussando alla porta e noi affaccendati in noiose e monotone abitudini non gli apriamo la nostra porta... Vale la pena di restare chiusi per sempre nel proprio Tonal?
Un saluto a tutti!!

2Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Gio Ott 07, 2010 2:31 pm

Doc


Ospite

Questo tuo post si collega molto bene ad una serie di riflessioni che sto facendo da un po' a questa parte.
Presenza, ricordo di sè, attenzione divisa sono molto utili, ma come punto di partenza... si deve passare ben presto da osservatore ad attore (nel senso di persona che agisce consapevole del suo ruolo).
Una volta che ti rendi conto del continuo ripetersi dei propri comportamenti ed abitudini, della propria meccanicità, bisogna smettere di osservare solamente, bisogna agire, bisogna rompere gli schemi, bisogna sciogliere la struttura cristallizzata delle nostre energie che continuano a muoversi lungo le linee di minor resistenza.
Questo è il significato di sofferenza, di sforzo cosciente, di andare contro natura. L'acqua del fiume scivola sempre nel basso, fin quando si disperde nel mare... ma noi vogliamo andare in alto e dobbiamo invertire il flusso, dobbiamo fare dei super-sforzi, dobbiamo AGIRE in modo ATTIVO.

3Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Gio Ott 07, 2010 3:33 pm

Nic


Ospite

Ciao a tutti e ciao Max,
in questo messaggio si sente benissimo questa "sensazione" di cui parlate, quasi anche senza leggerlo, scorrendo le parole e basta!

E va bene, FARE FARE FARE qualcosa.... ok.

Quindi vi faccio una domanda, un piccolo gioco che mi fece un amico tempo fa.

Avete completamente in mano la vita di un uomo che fa il postino, potete fargli fare cosa vi pare e volete che diventi un mago, un uomo di conoscenza.
Cosa gli fate fare ?

(Non vedo l'ora di leggere le risposte Smile )

4Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Gio Ott 07, 2010 5:21 pm

Ospite


Ospite

la domanda, il gioco anzi, è interessante..
Però non saprei risponderti così su due piedi.. penso che ogni persona vada trattata in modo diverso (mi metto nei panni dell'istruttore del postino eh), lo diceva anche Don Juan.. Sicuramente gli farei leggere determinate cose, come questo sito o i libri di Castaneda e gli farei sperimentare "sensazioni" che sarà poi lui a provare ed interpretare.. come lo farei? penso facendolo applicare con gli esercizi del sito, la ricapitolazione, il sognare e con gli altri consigli che dava Don Juan... tutto qui, non penso che inventerei chissà cosa..
Ti rimando la domanda... Te che faresti?? ora sono curioso io...

5Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Ven Ott 08, 2010 12:04 am

Eu


Ospite

Perché mi tocca fare sempre il cattivo della situazione?
Mi spiace Nic, il tuo postino non diventa mai un mago, se per questo termine intendi altro che la magia naturale. Le fatture saprebbe fare persino la mia vicina di casa, persino lei, figurati un postino. Very Happy
Per diventare un uomo di conoscenza ci vuole .... e ne tu ne nessuno può farlo fare a un altra persona, pur avendo la sua vita in pugno.

6Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Ven Ott 08, 2010 12:55 am

morgana


Ospite

Ciao a tutti!!

La domanda è molto interessante! La mia risposta è la seguente:

La prima cosa che direi al postino è che non c'è un prima (passato) ed un poi (futuro). Lui come tutte le altre persone si ferma sempre a pensare al futuro, a perdersi nel passato, e qui e adesso per lui non esistono. E sempre in fretta, non si ferma mai! Pensa sempre, il dialogo interiore non si ferma mai. Parla e parla, pensa alle cose del passato (com'era bello quando avevo comprato la mia prima auto, mi piaceva quel telefonino ecc) e quelle del futuro (ch ecosa succedera domani?, dopodomani vado a comprarmi un paio di scarpe ecc), ma nel presente non c'e mai, non si chiede mai che cosa fa adesso?, dove va?..
Proprio qulache giorno fa avevo la lezione d'inglese e si parlava di come si può migliorare la propria vita. Un dei suggerimeti di riferiva alla meditazione: restare in silenzio per almeno 10 minuti. I ragazzi della classe più la prof dicevano che questo significhi non parlare, non aprire la bocca, tacere per 10 minuti. Non hanno preso in considerazione che forse queste parole ''restare in silenzio'' significhino stare in silenzio, non parlare e non pensare. La ''magia'' della meditazione o restare in silenzio o come volete chiamarlo, vi fa catapultare nell'Adesso (ovvio che la meditazione non e' l'unico aiuto per la presenza nel qui e ora).
I libri e il sito, si sono grandi, ti fanno rifletere. Ma sono solo un aiuto, non agiscono per te. Tu non sei la mente, ma e la mente ad essere te. Restare in silenzio, restare nel qui e nel adesso sempre di più e fare sempre meno quello che è controllato e sempre di piu quello che controlla.
La prima cosa che direi al postino è AGISCI, OSA, TACI E NON FERMARTI MAI!
Ci sono molte forze che si oppongono e che si opporranno nel nostro cammino verso l'infinito ( lo scrivo anche se lo sapete già)

Amici, forza! Lasciamoci trasportare dalle ali dell'intento verso l'infinito!

Alla prossima!
Smile

7Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Ven Ott 08, 2010 8:19 pm

Phoenix


Ospite

Ciao Max! Benvenuto!

Riprendo quello che hai scritto nel primo post. Ebbene sì, seguendo una celebre ed a parer mio azzeccatissima definizione, la magia è “metafisica pratica”. Questo concetto mi è stato ripetuto fino alla nausea ma solo ultimamente sono arrivato a comprenderlo. Ho un temperamento riflessivo e spesso indulgo nel voler ricercare a tutti i costi una spiegazione razionale.

Un po' come quello che tenta di raccogliere l'acqua dell'oceano servendosi di un barattolo!

Insomma, ero caduto nell'errore più comune: credere che attraverso lo studio ed attraverso certe letture potesse verificarsi una trasformazione. In altre parole, ricercavo la magia nei libri: una scrivania, una buona libreria esoterica e qualche riflessione “profonda” li consideravo i requisiti fondamentali del risveglio. Soltanto dopo aver girato ripetutamente intorno ai nastri partenza per un bel po' come un cane che si morde la coda, credendo così di arrivare alla meta, mi sono reso conto dell'assurdità che stavo compiendo. Mascheravo questa stupidità sottoforma di una certa “profondità filosofica”. Solo adesso mi risulta lampante che l'unico modo per “trasformarsi” è attraverso una costante pratica e non certo limitandosi a mille elucubrazioni. Poi certo, una volta che ognuno fa le sue esperienze, le codifica in pensiero in modo da poter ampliare la propria comprensione e magari poter comunicare con altri; ma la teoria è l'ultima ruota del carro, non la prima. Non voglio certo affermare che le letture ed il pensiero sono inutili, tutt'altro; ma che questi strumenti devono essere associati, per non dire subordinati, alla pratica.

Tutto questo per dirti che mi sembra che tu parta da una situazione avvantaggiata rispetto ad una testa dura come il sottoscritto. Hai già capito da dove partire, senza perderti in anni di menate.

Arrivo al nocciolo della questione (perdona la prolissità ma ho già accennato alla mia forma di indulgenza): il paradosso è che ad ogni grammo di consapevolezza che si acquista, ci si rende conto della propria miseria. Quando si comincia a distaccarsi dalla “mente” (per mente intendo non soltanto il pensiero, ma anche la memoria, le varie fantasie, i sogni ad occhi aperti, l'ansia da futuro, le passioni..) cominciamo a renderci conto di quanto dormiamo, di quanto non viviamo ma siamo vissuti. Ci identifichiamo con qualcosa che creiamo “noi”, ma che non siamo “noi”. Spero che queste parole abbiamo trasmesso la sensazione che volevo condividere.

Da quel che scrivi sembra che tu abbia cominciato una fase di distacco, rendendoti conto della nostra passività. Mi rendo conto che sia fastidioso cominciare a comprendere la nostra quasi totale inconsapevolezza, eppure questo è il primo passo da compiersi. Per cui, mi sento di darti un consiglio: se hai cominciato ad osservare questa passività e avverti di essere immerso in essa, non perderti in ulteriori riflessioni, ma agisci. Osservati continuamente. Distaccati dalle dipendenze, oppure affrontale consapevolmente. Impara ad agire senza mirare ad alcuno scopo. Queste sono le vie che conducono al silenzio, il portone principale del mondo della magia o, se preferisci, del risveglio. Questi non sono esercizi da fare in determinati momenti della giornata, od in determinati giorni, od in determinate ore o quando c'è la luna calante. Sono pratiche che vanno svolte ora, in ogni istante che ci accompagna, senza temporeggiamenti. Occorre afferrare continuamente la “coscienza” per i capelli dato che la sua inerzia è quella di ricadere in un qualsiasi stato “mentale”.

Mi auguro di esserti stato d'aiuto!

Phoenix

8Sensazione ricorrente Empty Re: Sensazione ricorrente Ven Ott 08, 2010 10:45 pm

Nic


Ospite

Effettivamente io stesso direi al postino di osservarsi continuamente... di essere sveglio, presente il più possibile.
Aumentando la consapevolezza, la presenza, aumenta la nostra luminosità.

"quanto di me è qui, in questo momento?"

Non vedo altra soluzione perché, una volta che si GUARISCE, l'energia non può far altro che fluire liberamente.

Guarire da cosa? Dall'inconsapevolezza.
Dalla futile identificazione con la mente (io sono pensieri ed emozioni), col personaggio (come diceva Phoenix), con un io che è legato al tempo e a tutto ciò che ci è successo in passato, con un io che spera in un futuro migliore,
ma NON E' MAI QUI !

Rimanere qui, anche solo per un minuto, ti cambia la vita. Se sei qui, con tutto il corpo, totalmente, non puoi pensare!
Gli oggetti diventanto più luminosi... e semplicemente SEI .

Questa lotta per la consapevolezza è il piccolo e grande esercizio... come diceva un mago, forse Levi, dobbiamo fare "come l'onda, che sempre ritorna e infine corrode anche la pietra".

Grazie a tutti per questi utili messaggi Wink

Contenuto sponsorizzato



Torna in alto  Messaggio [Pagina 1 di 1]

Argomenti simili

-

» Sensazione

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.