Per porre fine alla miseria che ha afflitto la condizione umana per migliaia di anni dovete cominciare da voi stessi e assumervi la responsabilità del vostro stato interiore in ogni singolo momento. Cioè : adesso.
Chiedetevi: “C’è negatività in me in questo momento?” Quindi siate vigili, attenti ai vostri pensieri così come alle vostre emozioni. Fate caso all’infelicità di fondo, in qualsiasi forma si presenti: scontentezza, nervosismo, “l’essere stufi” e così via.
State attenti specialmente ai pensieri che sembrano giustificare o spiegare questa infelicità ma che in realtà ne sono la causa. Nel momento in cui diventate consapevoli di uno stato negativo in voi stessi, non vuol dire che avete fallito. Vuol dire che avete avuto successo.
Fino a che questa consapevolezza non accade vi è un’identificazione con gli stati interiori… Con la consapevolezza giunge la disentificazione dai pensieri, dalle emozioni e dalle reazioni.
Il vostro senso di sé, di chi siete, subisce un cambiamento: prima eravate i pensieri, le emozioni e le reazioni, adesso siete la consapevolezza, la Presenza cosciente che testimonia questi stati.
Liberarsi dalla sofferenza, dall’ego, non è un grosso lavoro ma un lavoro molto piccolo. Tutto quello che dovete fare è essere consapevoli dei vostri pensieri ed emozioni nel momento in cui accadono.
Questo non è realmente un “fare” ma un vigile “vedere”. In questo senso è vero che non c’è nulla che potete fare per liberarvi.
Per coloro che hanno sentito qualcosa, seppur per un solo istante, questo testo è preso da "il potere di adesso" di Ekchart Tolle
Chiedetevi: “C’è negatività in me in questo momento?” Quindi siate vigili, attenti ai vostri pensieri così come alle vostre emozioni. Fate caso all’infelicità di fondo, in qualsiasi forma si presenti: scontentezza, nervosismo, “l’essere stufi” e così via.
State attenti specialmente ai pensieri che sembrano giustificare o spiegare questa infelicità ma che in realtà ne sono la causa. Nel momento in cui diventate consapevoli di uno stato negativo in voi stessi, non vuol dire che avete fallito. Vuol dire che avete avuto successo.
Fino a che questa consapevolezza non accade vi è un’identificazione con gli stati interiori… Con la consapevolezza giunge la disentificazione dai pensieri, dalle emozioni e dalle reazioni.
Il vostro senso di sé, di chi siete, subisce un cambiamento: prima eravate i pensieri, le emozioni e le reazioni, adesso siete la consapevolezza, la Presenza cosciente che testimonia questi stati.
Liberarsi dalla sofferenza, dall’ego, non è un grosso lavoro ma un lavoro molto piccolo. Tutto quello che dovete fare è essere consapevoli dei vostri pensieri ed emozioni nel momento in cui accadono.
Questo non è realmente un “fare” ma un vigile “vedere”. In questo senso è vero che non c’è nulla che potete fare per liberarvi.
Per coloro che hanno sentito qualcosa, seppur per un solo istante, questo testo è preso da "il potere di adesso" di Ekchart Tolle