Ricordare il cm3 di possibilità !

Ciao a tutti giovani viaggiatori!

Proprio ieri sera mentre facevo alcuni lavori in un campo di ulivi, ho deciso di fare una bella passeggiata col mio cane husky.
Abbiamo incontrato un bambino davvero molto luminoso e gioioso, avrà avuto 7-8 anni, ascoltava con rispetto le cose che gli dicevo (su cosa sono gli anni luce per gli uomini, sul fatto che la cioccolata non è digeribile dai cani ecc.) ed era bellissimo vedere come lui stava percependo le sfumature dell'energia che sempre ci sono, ma che sembra nessuno le voglia seguire.
Sentivo che era più vicino a "qualcosa" di altri adulti.
A un certo punto siamo andati a vedere alcuni alberi. Prima un albicocco, gli abbiamo chiesto se potevamo restare lì vicino, e (secondo il bimbo) l'albicocco ha detto si
Poi gli ho fatto vedere due enormi alberi che sembravano uno, erano in lontananza. Gli ho detto che stavo lanciando dei filamenti dalla zona della pancia verso quegli alberi. Lui all'inizio mi ha guardato un po' strano, ma dopo pochi secondi mi ha detto "ah si, ho capito! Ti ci agganci e ti lasci tirare". Io ho confermato, dicendogli che però non riuscivo a farmi tirare, ma solo a percepire con questi filamenti. "tu ci riesci?" gli ho chiesto.
Lui ci ha pensato un attimo, e mi ha sorriso dicendo no. Allora insieme abbiamo riso come dei matti, lo prendevo in giro dicendogli che non si ricordava più come si fa!
E insomma poi è finita qui con questa risata, e lui mi ha detto che vuole riincontrarmi, magari quando passa di lì.
La cosa che più mi ha colpito di questo incontro, è la sottile ma certa percezione che lui "c'era già". Che lui percepiva già direttamente l'energia, e tutte ste belle cose! Stava iniziando a scremare, e lo aveva già fatto un bel po', ma ancora Ricordava bene

Questo pomeriggio parlavo con mia mamma, e lei si lamentava, e diceva che il mondo è noioso, tutti ce l'hanno con lei, lei ha sbagliato nella vita a fare delle scelte e ora non può essere felice ecc.
Nella fase iniziale della conversazione cercavo di dirle come la vedevo, ma qualsiasi cosa dicevo era come se stessi parlando con la persona sbagliata. Ricordando adesso, stavo praticamente fluttuando e dormendo alla sua frequenza.
Ad un certo punto mi è venuto il ricordo del sentimento dell'incontro con il bambino di ieri, e di come tutti siamo stati bambini...di come tutti noi, sotto sotto, RICORDIAMO. A quel punto non ho usato paroloni ecc, dicevo cose semplici tipo "guarda che belle nuvole, c'è un posto dove c'è la felicità..." Quello che cambiava era il destinatario. Il mio intento era completamente nel parlare alla bambina che da qualche parte era sempre in mia mamma, a colei che felice di Essere, navigava libera in questo infinito di percezione. Volava come una farfalla colorata
La meraviglia è che contemporaneamente anche io ricordavo il bambino che è in me! Non so se è possibile fraintendere per chi legge... non intendo il bambino infantile, ma l'aspetto percettivo/energetico della faccenda.
Tipo un avere la maturità di adesso con la capacità di fluire come i bambini!

Questa esperienza mi ha mostrato come tutti, al di là di tutte le cose che abbiamo fatto o non fatto nella vita, abbiamo ancora quell'indelebile Ricordo. E quando parliamo con le persone, è sublime, giocoso e meraviglioso smetterla di prendersi tremendamente sul serio! E ricordare invece che potremmo parlare al bambino che ancora c'è in quella persona, parlare all'essere luminoso che già percepisce l'energia, all'essere che già c'è (stranamente ).

Grazie per essere arrivati fino in fondo Un profondo e totale affetto al veggente interiore che è in ognuno di noi!

che bello! il tuo post mi ha ricordato un sogno che feci tempo fa..

mi trovavo in una stanza con un caro amico, il quale mi parlava di tutte le sue preoccupazioni, ambizioni.. citava molte cose che avrebbe voluto avere, posti che avrebbe voluto visitare, persone da conocere ecc..all'inizio ero molto annoiato e lo ascoltavo in silenzio, pensando che fosse la solita storia dell'infinito travaglio umano: una vita di dolori, desideri, utopie.. poi all'improvvisomi è scattata una molla.. e così ho inizito a interromperlo con frequenza sempre maggiore mentre parlaa, dicendo "la libertà, l'unica cosa che cerchi è la libertà" poi aggiungevo "la libertà non può essere lontana nel tempo nè nello spazio, la puoi trovare sempre ed ovunque, dipende solo da te- solo da te, nient'altro.." lui era scosso dalle mie affermazioni così decise, ma continuava i suoi soliti discorsi ance se appariva meno convinto..
io ero felicissimo, non pretendevo niente in cambio da lui, nè comprensione nè approvazione.. avevo paralvto diretamente dal mio cuore..

anche ieri sera coi miei genitori ho avuto il coraggio di parlare i alcuni argomenti scottanti, quali l'inesistenza del tempo, la pressione dell'ego su di noi e la possibilità di fare sogni lucidi.. Il punto è il modo in cui ci si pone di fronte a tali situazioni, e ahimè, inutile inventarsi scuse, i modi sono solo due.. o parliamo da un ego-il nostro- ad un altro( e allora col mio amico sarei stato accondiscente ed evasivo e con i miei vago o proprio zitto.) o ci esprimiamo dalle profondità del nostro essere a quelle altrui: quando ciò si realizza tutto diventa incredibilmente più bello, più luminoso!! resta solo da provare.. coraggio gente!!! mettiamo da parte la nostra cara importanza personale un pò più spesso, sempre di più
buona pratica a tutti