Un semplice giornale vecchio ritrovato in cantina mi ha fatto riflettere sul valore della distanza nelle azioni. Ho sentito tutto il peso dell'azione di mio padre di infilare quella carta straccia in una borsa polverosa, azione distante da me oltre quindici anni, e proprio per questo così inoppugnabile, così... sacra!
Il giorno dopo, un aforisma di Leo su Introduzione alla Magia:
"Il senso di potenza deve essere proiettato in un moto verso l'avvenire. Sentirlo nel presente è un arrestarsi."
Questo aforisma mi ha lasciato del tutto sorpreso, abiuato a concentrarmi sul qui ed ora come sono. D'altra parte subito mi è venuto da collegare questa frase con l'intuizione avuta prima. La distanza, intesa come spazio(una persona lontana, quanto mi è caro il dono che mi ha fatto), come tempo (da tanto tempo non stiamo più assieme, vedo le nostre fotografie, ricordi, emozioni... è tutto così più bello il nostro passato adesso che non sei qui con me), come morte (si sa, le opere di un autore acquistano valore dopo la sua morte)... è come se rafforzasse gli effetti delle cause che mettiamo in gioco. Che ne pensate?
Il giorno dopo, un aforisma di Leo su Introduzione alla Magia:
"Il senso di potenza deve essere proiettato in un moto verso l'avvenire. Sentirlo nel presente è un arrestarsi."
Questo aforisma mi ha lasciato del tutto sorpreso, abiuato a concentrarmi sul qui ed ora come sono. D'altra parte subito mi è venuto da collegare questa frase con l'intuizione avuta prima. La distanza, intesa come spazio(una persona lontana, quanto mi è caro il dono che mi ha fatto), come tempo (da tanto tempo non stiamo più assieme, vedo le nostre fotografie, ricordi, emozioni... è tutto così più bello il nostro passato adesso che non sei qui con me), come morte (si sa, le opere di un autore acquistano valore dopo la sua morte)... è come se rafforzasse gli effetti delle cause che mettiamo in gioco. Che ne pensate?